È il sesto paese più povero del mondo, l’88% della popolazione vive con meno di 1 dollaro al giorno. La mortalità infantile è intorno al 203 per mille, la mortalità da parto è altissima. Alta è anche la diffusione di malattie contagiose come diarrea batterica e protozoica, epatite, febbre tifoide, malaria, febbre gialla ed hiv/aids. La qualità dell’istruzione è scarsa e poco accessibile alle bambine. L’economia è fluttuante e varia in funzione dei risultati della stagione agricola, il principale fattore di reddito del paese insieme alla pesca, le cui risorse sono abbondantissime ma sfruttate prevalentemente da flottiglie di pescherecci giapponesi ed europei. Il clima è tropicale, con una temperatura media annuale di 25 °C. La stagione delle piogge va da giugno a novembre. Nel 2015 la Giunea-Bissau ha 1.762.595 abitanti.
100%
1.762.595 abitanti
Aggiornamento al 2015
88%
Meno di 1$ al giorno
L’ 88% della popolazione vive con meno di 1$ al giorno
12%
Mortalità infantile
Nel primo anno di vita: 124 ogni mille nascite.
Idrografia: Si trova fra molti fiumi e ha delle stupende spiagge sulla costa atlantica. I fiumi con i loro delta formano molte isole che appartengono politicamente al paese.
Clima:Il clima è tropicale, con una temperatura media annuale di 25 °C. La stagione delle piogge va da giugno a novembre; la media delle precipitazioni annue si attesta sui 1.600 mm. La vegetazione è caratterizzata da mangrovie e foreste pluviali nella regione litoranea e da savana nell’altopiano interno.
Etnie:La popolazione della Guinea-Bissau è alquanto eterogenea per lingue, etnie e costumi. Il 99% della popolazione è di colore: a nord e a nord-est vi sono genti parlanti fula (20%) e mandinka (13%), i balanta (30%) e i papel (7%) abitano invece le regioni costiere meridionali, mentre al centro e nelle zone costiere settentrionali vivono i manjaco (14%) e i mancanha. I mestiços, vale a dire i mulatti, sono circa l’1% (fra questi c’è anche una piccola minoranza di persone originarie di Capo Verde). Gli europei, soprattutto portoghesi, rappresentano invece solo lo 0,06% della popolazione: ciò è dovuto all’esodo dei coloni portoghesi in seguito all’indipendenza del paese.
Lingue:Oltre il 90% degli abitanti parla lingue etniche. La lingua più diffusa (44%) è il kriol, un creolo portoghese, mentre il portoghese, lingua ufficiale della nazione, è parlato dal 14% della popolazione. Il francese è insegnato nelle scuole in quanto la Guinea Bissau è stato membro dell’Organizzazione Internazionale della Francofonia.
Religioni:Il 45% della popolazione è animista, mentre i musulmani ammontano al 40% degli abitanti (soprattutto fula e mandingo). Vi è poi una discreta minoranza cristiana (15%), formata perlopiù da cattolici. La religione cristiana risulta comunque fortemente influenzata dalle credenze tradizionali africane. Nell’arcipelago delle Bijagos (regione di Bolama), ancora oggi sopravvive un sistema sociale di tipo matriarcale, o quantomeno con forme di supremazia femminile nei rapporti interfamiliari. I processi di globalizzazione e l’influenza delle missioni cristiane stanno però pian piano erodendo questo sistema sociale, nel quale, ad esempio, sono le donne a scegliere il proprio marito, che è poi obbligato a sposarle, e le funzioni religiose sono esercitate da sacerdotesse.
Anacardi, l’oro “secco” della Guinea Bissau
Sono ancora abbastanza rari sulle tavole dei Paesi occidentali, ma molto popolari in Paesi come l’India, che ne è il primo importatore al mondo. Si tratta degli anacardi, una varietà di frutta secca che in italiano significa “simile a un cuore”.
Politica: La Guinea-Bissau ha un’Assemblea del popolo multipartitica e un Presidente, entrambi eletti attraverso un voto democratico. Il Presidente nomina il Primo Ministro dopo essersi consultato con i partiti dell’assemblea del popolo. Il Presidente Kumba Yala, deposto nel 2004, apparteneva al partito di Rinnovazione Sociale o PRS.
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