Giornata mondiale contro l’AIDS – 1 dicembre
Il 1 dicembre ricorre la giornata mondiale della Lotta all’AIDS. In Guinea Bissau nel 2001 è iniziato il progetto di interruzione della trasmissione del virus HIV, responsabile dell’AIDS, dalla mamma al bambino. In quel periodo la Guinea Bissau non sapeva nemmeno cosa fosse l’AIDS, mentre morti inattese cominciavano a togliere giovani uomini, donne e bambini alle loro famiglie. Incalcolabile è il numero delle vittime dell’AIDS in Africa e in tutto il mondo. Da allora però la storia sta cambiando e nei Paesi via di sviluppo il numero di nuove infezioni e di morti si sta riducendo, di pari passo all’incremento dell’accesso alle cure.
Le notizie non sono così buone invece in Italia, dove negli ultimi anni si verifica un nuovo incremento di HIV (3.451 nuove diagnosi nel 2016). Cambia la modalità di contagio: meno tossicodipendenti per via iniettiva, più casi di trasmissione sessuale.
La storia africana ci ha insegnato che l’AIDS è una malattia economica (legata alla povertà), sociale (porta via i più giovani) con un impatto devastante sul futuro delle popolazioni, culturale (è la cultura a muovere i comportamenti delle persone). Ancora oggi , paradossalmente l’ignoranza sulla modalità della trasmissione del virus è una delle maggiori cause di diffusione.
Grazie ai farmaci, l’AIDS è diventata una malattia curabile, ma non ancora guaribile e, purtroppo nella nostra società, ancora fortemente legata a stigma e discriminazione oltre ad avere un peso enorme all’interno delle relazioni umane. Questo genera spesso paura.
Parlarne, diffondere la consapevolezza sulle modalità di trasmissione, alzare l’allerta e fare il test sono i primi passi per arrivare a sconfiggerla. In Guinea Bissau come in Italia.
Per conoscere il progetto del CTA – Centro Trattamento Ambulatoriale