Aggiornamenti progetto Bambini Cardiopatici
Vi raccontiamo cosa è successo nelle ultime settimane con il progetto Cardiopatici.
Eravamo rimasti all’arrivo dei nostri bimbi… per Sulè (14 anni) è andato tutto nei migliori dei modi tanto che già dopo una settimana poteva lasciare l’ospedale; per Djadja (anche lei 14 anni) è stato tutto più complesso: l’operazione è andata bene ma una piccola ma antipatica infezione l’ha costretta a rimanere più di un mese in ospedale per essere curata con gli antibiotici. È stato un periodo di grande fatica e di continua attesa perché non vedeva l’ora di tornare dalla famiglia affidataria. Finalmente, poco prima di Natale ha potuto lasciare il piccolo mondo dell’ospedale e iniziare a scoprire quanto di bello la stava aspettando. A metà febbraio, come preventivato, Sulè e Djadja hanno fatto ritorno al loro paese.
Per i nostri amici di Verona sono stati mesi un po’ turbolenti, con fasi alterne e tanto, tanto impegno. Infatti, con Sisa (10 anni) e Izulina (4 anni) il percorso non è stato proprio lineare: le operazioni non hanno dato i risultati sperati e le due piccole guineensi hanno dovuto rientrare più volte in ospedale per controlli e brevi degenze. Alla fine per Sisa i medici hanno dato il via libera per tornare in Guinea dopo i tre mesi regolamentari, lasciando però aperta la porta ad un’altra operazione tra qualche anno. Per Izulina hanno preferito una permanenza in Italia più lunga per tenere monitorato il suo cuoricino e dargli il tempo di cicatrizzare un piccolo buco. Per fortuna è andata tutto a posto così a metà maggio Izulina ha potuto prendere l’aereo per riabbracciare la sua famiglia.
In più a fine gennaio, il Dr. Augusto ha accompagnato in Italia Lamine, una nostra vecchia conoscenza. Lamine era stato tra i primi bimbi ospitati con il nostro progetto: magro magro, con i suoi 8 anni e lo sguardo smarrito era arrivato in Italia nel 2012 per la sostituzione di una valvola mitralica. Negli anni ha continuato a sottoporsi ai controlli in clinica e la sua situazione sembrava buona e stabile. Fino al settembre scorso quando il Dr. Augusto ha dovuto fare i salti mortali per stabilizzarlo e l’ecografia ha evidenziato il malfunzionamento della valvola. Così, tra Bissau e Verona ci siamo attivati per fare i documenti e offrirgli la possibilità di essere rioperato. Con grande emozione lo ha ospitato la stessa famiglia di 6 anni fa e anche in ospedale la stessa equipe lo ha preso in carico. L’operazione in sé è andata bene ma c’è voluto del tempo perché il cuore ritrovasse il suo ritmo corretto. A fine aprile i medici hanno finalmente tolto tutte le riserve e anche lui a maggio è tornato a casa per riprendere il filo della sua vita.
E per il prossimo futuro?
Stiamo raccogliendo tutte le carte e facendo tutti i passi necessari per far operare altri piccoli amici dalla Guinea. Non sappiamo ancora le date precise, ma in estate arriveranno due ragazzi Dajo (5 anni) e Malam (13 anni) insieme a Erica (12 anni). Li aspettano già le famiglie ospitanti e la fantastica equipe dell’Ospedale di Bergamo.