A febbraio del 2017 Kibinti Onlus ha avviato in Guinea Bissau il progetto di prevenzione delle valvulopatie cardiache dovute a infezione da streptococco.
Fin dall’inizio il progetto si è posto l’obiettivo di:
- realizzare un’attività di screening nelle scuole e nei centri di salute della capitale Bissau
- sottoporre a cure antibiotiche i bambini che vengono individuati dallo screening e che soffrono di valvulopatie post-reumatiche trattabili
- implementare le sinergie fra medici, personale infermieristico e l’équipe dei Cardiocentri stranieri che collaborano al progetto
- creare un archivio storico e realizzare un’analisi statistica di tutti i dati raccolti.E si propone di rivolgersi a 1.000 bambini/e e ragazzi/e il primo anno e 2000 dal secondo.
Lo screening preliminare ha evidenziato che il 29% dei bambini/e è positivo allo streptococco; tra questi circa il 25% ha già sviluppato una patologia valvolare.
Il trattamento costante con penicillina permette di bloccare lo sviluppo della malattia e consente ai bimbi di condurre una vita normale.
Tra il 2016 e il 2017 Kibinti ha sostenuto le spese per la formazione del personale specializzato per lo screening (30.000 €), acquistato 2 ecografi (32.000 €) e iniziato la prima fase di studio della incidenza della malattia nella popolazione giovane (3-18 anni).
Il costo stimato per lo screening di 2.000 bambini e le relative cure ammonta a 30 €/anno a bambino ipotizzando, inoltre, di curare 140 bambini/anno affetti da valvulopatie.
Col costo di 2 operazioni in Europa (circa 25.000 €/l’una) si possono trattare 140 bimbi/e!
Dal 2017 al 2019 il progetto ha allargato il suo campo d’azione e gradatamente è cresciuta l’attività di screening, cura e sensibilizzazione fino ad arrivare a raggiungere circa 3.000 ragazzi/e ogni anno di cui 200 trattati con terapia antibiotica. Sono stati formati 5 attivisti che insieme al dottor Fernando Assaiemo, responsabile del progetto, e agli infermieri offrono supporto ai bambini trattati con antibiotico.
Aggiornamento 2020: il progetto è attualmente sostenuto insieme all’Associazione Amici di Padre Mantovani mentre la parte sanitaria è a cura dell’Associazione Tum Tum; ambedue le associazioni sono di Lugano in Svizzera.
Kibinti Onlus ha donato le apparecchiature per la prosecuzione delle attività di screening ma continua a coordinare gli aspetti amministrativi, logistici e organizzativi del progetto oltre che a procurare i farmaci, stipendiare il personale e provvedere a quant’altro necessario per garantire la riuscita e la continuità del progetto (ad esempio le attività di formazione e la sensibilizzazione). In questo anno il progetto ha ricevuto un contributo dalla Regione del Veneto all’interno del Progetto denominato “Casa Samorì”
Aggiornamento 2022: Kibinti Onlus ha lasciato la gestione del progetto dopo un graduale passaggio di consegne.
Per informazioni: info@kibintionlus.org